Fermo il campionato, in attesa del derby casalingo di domenica prossima col Latina, la Lodigiani si è presa una gran bella soddisfazione grazie ad uno dei ragazzi del proprio settore giovanile. Il centrocampista Lazzari è stato chiamato in Nazionale Under 17 dal Commissario Tecnico Rocca, per la seconda fase delle qualificazioni europee in programma in Belgio. Da ieri a venerdì, infatti, gli azzurrini si misureranno con la rappresentativa di casa, la Germania e l'Azerbaigian: in palio un solo posto per la massima rassegna continentale di categoria. Flavio Lazzari, romano classe 1986, gioca nella formazione degli Allievi Nazionali biancorossi e ha già collezionato un paio di panchine in prima squadra. Tra i 19 convocati è l'unico giocatore militante in un club di C2, mentre tre sono quelli provenienti dalla C1: Andreoli e Bagarollo del Padova, oltre al cesenate Pozzi. «Per me - dice il giocatore - quest'esperienza costituisce senz'altro una grande soddisfazione. Avevo già preso parte ai due raduni che hanno preceduto le convocazioni, quindi speravo di poter far parte della squadra per il Belgio. E' andata così. Adesso spero di riuscire a ripagare, nel migliore dei modi, la fiducia che il tecnico ha avuto nei miei confronti. Ha sicuramente influito, a mio favore, il buon campionato che stiamo facendo con gli Allievi Nazionali della Lodigiani. Ma il merito non è solo mio, se sono qui devo ringraziare soprattutto i miei compagni di squadra e Andrea Bambina, il nostro allenatore. L'hanno scorso ho fatto sotto età gli Allievi Nazionali, cosa che mi ha permesso di fare parecchia esperienza. Poi anche nella stagione in corso ho lavorato con impegno, per continuare a crescere e migliorare ancora». C'è un giocatore che ammira e segue più di altri, italiano o straniero, tra le stelle del nostro calcio professionistico? «Uno c'è: è Emerson, il brasiliano della Roma. Un vero fenomeno, sia nell'impostare che a recuperare palloni». Lazzari, dunque, parla dei suoi pregi e difetti sul terreno di gioco: «Devo migliorare, in particolar modo, nel colpo di testa in fase offensiva. Non riesco ancora a fare molti gol in quel modo. Penso di cavarmela abbastanza bene, al contrario, col pallone tra i piedi. Il mio preferito è il destro». Circa le possibilità dell'Under 17 nel quadrangolare di qualificazione, il prodotto delle giovanili della Lodigiani è fiducioso. «Questo - conclude - è proprio un bel gruppo. Ci siamo ritrovati insieme solo in pochi raduni, tre mi sembra, ma l'intesa tra tutti noi è già a buon punto. Siamo riusciti a raggiungere un eccellente livello d'affiatamento».

(Gianluca Ricci - Corriere dello Sport - marzo 2003)

La carriera in nazionale (figc.it)